La loro singolarità, dal punto di vista pittorico, si manifesta in relazione all’accentuazione dinamico-luministica che si esprime in termini di tenerezza materica.
Va osservato come tra le due coppie di tavole sia manifesta una duplicità di intenti, in quanto ad un ritmo cadenzato e quasi statico, consono a figure colte in contemplazione estatica, come nel caso dei Santi Giovanni e Monica, si contrappone, nelle scene del Martirio e del Battesimo, un estro compositivo che coinvolge la dinamica della forma attraverso un guizzante effetto luministico.
Accolta l’ipotesi che le due tavolette facessero parte dello stesso polittico di San Giovanni e Santa Monica, dal punto di vista esecutivo bisognerà pensare all’intervento di un collaboratore della bottega del De Mio.