L’opera, di stampo strettamente devozionale, raffigura San Francesco in atto di sorreggere Cristi crocifisso.
L’effetto luministico, che valorizza il martirio di Cristo attraverso l’evidenza delle sue piaghe sanguinanti, trova risalto mediante la contrapposizione delle figure ad uno sfondo scuro di memoria caravaggesca, rivisitato in chiave pietistica secondo una prassi in uso da parte dei tardomanieristi meridionali del primo Seicento.