Si afferma come maestro e punto di riferimento per i pittori salernitani degli anni Trenta del Novecento.
Dimostrò precocemente le sue capacità artistiche che gli derivavano già dall’ambiente familiare: non ancora ventenne, partecipò con due opere ad una esposizione organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Salerno, ricevendo una borsa di studio che gli consentì di frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Si dedica allo studio della figura nel rapporto con l’ambiente caratterizzando i suoi lavori con una pennellata fluida e ricca di cromatismo.