Ritratto Giulia Veronesi


(acquarello su tela 39x34 cm).


Alfonso Gatto

anno 1947.

Figura intellettuale di primo piano della Salerno del 900. Poeta, innanzitutto, legato all’esperienza più importante del secolo per la poesia italiana, l’ermetismo, segnando il rinnovamento della poesia italiana. La sua straripante vitalità e la sua ricerca di nuove forme espressive, lo hanno rivisto giornalista, prosatore, politico antifascista, autore per bambini, critico letterario militante e critico d’arte, e infine pittore, con disegni e quadri che vanno ben oltre la qualità di un bravo dilettante. Alfonso Gatto elabora una complessa visione estetica, alimentata dal contatto diretto con alcuni grandi artisti del secolo: sostenitore di una lirica intensa e personale, a tratti surrealista, la sua pittura, che si muoveva tra lo spazio topografico di Salerno, di Roma e Milano e Firenze, e quello trascendentale dei pensieri in cui i due estremi sono approdo e nostalgia.


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